Un hard disk esterno (usb) o interno (portatile/notebook) che ha subito una caduta, spesso si danneggia a livello fisico.

Bisognerebbe sapere che le testine di lettura/scrittura si trovano ad una distanza di 0,5-3 micron dalle superfici senza toccarle.

Si comprende che in considerazione di tali distanze anche una caduta di 30 cm possa risultare fatale al funzionamento del gruppo testine e del disco stesso.

Infatti a seguito della caduta,le testine, entrando a contatto con le superfici o con le zone di parcheggio, si danneggiano irrimediabilmente e può capitare (se ad esempio il disco era in funzione) che le testine stesse, toccando le superfici, possano graffiarle o “atterrare” su di esse arrivando a bloccare la rotazione del motore stesso.

Tutto questo per comprendere che a seguito di una caduta, è bene non riavviare il disco perchè ad ogni riavvio si può peggiorare lo stato del danno fino ad arrivare al punto che poi non si possa più tentare il recupero dei dati.

Nei nostri laboratori, la prima cosa che facciamo è accertare l’entità del danno, poichè se le superfici, a seguito della caduta, sono gravemente compromesse, molto probabilmente il tentativo di recupero con la sostituzione del gruppo testine, non andrà a buon fine.

Consiglio:

Se il disco è caduto e cercate comunque di riavviarlo, appena si sentono “rumori molesti” provenire dal disco, bloccare tutto e non riavviare più il supporto.

L’ideale è non operare neanche il primo tentativo poichè una caduta rappresenta sempre un evento traumatico per il vostro Hard Disk.